Il Triamcinolone Acetonide per iniezione retrobulbare nell'edema maculare diabetico associato a laser terapia:"Nostra esperienza"

Obiettivo: valutare l’efficacia della terapia combinata con iniezione retrobulbare di triamcinolone acetonide (TA) seguita da griglia laser maculare (MLG) nel trattamento dell’edema maculare diabetico (EMD) Partecipanti: 43 pazienti (per un totale di 51 occhi), tutti diabetici e con diagnosi di edema maculare diffuso Metodo: i pazienti, reclutati presso il centro Retina del Policlinico Umberto I di Roma, sono stati randomizzati in 3 gruppi, diversi per il trattamento ricevuto: I pazienti appartenenti al I° gruppo (20 pz., per un totale di 23 occhi interessati) sono stati sottoposti a fotocoagulazione laser, i pazienti appartenenti al II° grupppo (13 pz./ 16 occhi interessati) sono stati trattati con un’iniezione retrobulbare di 4 mg di TA, mentre ai pazienti appartenenti al III° gruppo (10 pz./ 12 occhi interessati) è stato somministrato un trattamento addizionale consistente in una preventiva retrobulbare di TA seguita ad 1 settimana di distanza da una griglia laser (LG). In tutti i pazienti i seguenti parametri sono stati misurati al tempo zero (T0), poi seguiti nel tempo e valutati a 1, 3, 6, 12, e 18 mesi: • Spessore maculare (CMT) (tramite OCT) • Acuità visiva reale (VA) e corretta (BCVA) (tramite scale in sessantesimi) • Valutazione della pressione intraoculare (IOP) (tramite tonometro di Goldman, per monitorare l’eventuale insorgenza di ipertono iatrogeno) Risultati: Tutti i pazienti hanno completato un follow-up di 18 mesi Il valore basale medio iniziale (± deviazione standard) dello spessore maculare (CMT) era di 503.20 µm ± 58.89 nel I° gruppo (gruppo laser), di 481 µm ± 71.7 nel II° gruppo (gruppo TA) e di 518.00 µm ± 74.51 del III° gruppo (gruppo TA + laser) Dopo il trattamento si è verificata una notevole riduzione dello spessore maculare sia nel II° che nel III° gruppo (P < 0.001) ma non nel I° gruppo Il valore basale medio iniziale (± deviazione standard) dell' acuità visiva (VA) era di 22.2/60 ± 8.5 nel I° gruppo (laser), di 11.58/60 ± 6.60 nel II° gruppo (TA) e di 10.02/60 ± 3.71 nel III° gruppo (TA + laser) Dopo trattamento anche per questo parametro morfo-funzionale si è manifestato un iniziale miglioramento nei gruppi di trattamento II° e III° ma non nel I° gruppo L’aumento del visus resta costante nel tempo per i pazienti sottoposti al trattamento combinato (P < 0.05) I valori della pressione endoculare basali non hanno subito alcun aumento nel tempo, probabilmente a causa dell’utilizzo della metodica di iniezione retrobulbare in luogo di quella intravitreale che, non iniettando il farmaco direttamente nel globo oculare è meno soggetta all’insorgenza di effetti collaterali steroide-indotti Conclusioni: I risultati ottenuti ci consentono di confermare che l’esecuzione di una cura combinata (TA + laser) fornisce risultati statisticamente maggiori e più duraturi nel tempo rispetto alle altre 2 tecniche usate singolarment